Tema su Ugo Foscolo

Nel 1800 gran parte dell’Italia è sotto il dominio dell’impero austriaco ed è proprio in questo periodo che si sviluppa il desiderio di un’unità nazionale. Dalla metà del 1700 e fino ai primi decenni del 1800 nel mondo artistico e culturale prevale il Neoclassicismo che aveva avuto origine grazie soprattutto al fascino esercitato dagli scavi di Pompei. Col Neoclassicismo si afferma un ideale di bellezza caratterizzato dall’interesse per l’arte antica, in particolare quella greco-romana, considerata perfetta. Ma nell’800 si affermano anche tutti i valori legati al sentimento: il patriottismo, la passione amorosa, le emozioni ispirate dalla natura, l’immaginazione, la malinconia e la nostalgia di una realtà diversa.
Ugo Foscolo vive a cavallo tra questi due periodi artistici e storici e, poiché la sua opera contiene continui riferimenti ad entrambe le sensibilità, viene definito un “preromantico”.
Ugo Foscolo nacque a Zacinto ( oggi Zante), isola dello Jonio allora possedimento veneziano, il 6 febbraio del 1778. Egli era uno scrittore con un alto concetto dei propri princìpi e della propria dignità e per questo durante tutta la sua vita fu sempre fedele ai suoi ideali: l’amore per la patria, la libertà, la bellezza femminile, l’amicizia, l’arte e l’eroismo. Dopo la morte del padre si traferì a Venezia, sua patria d’elezione, con la madre. Dopo essere stato costretto ad allontanarsene perché poco gradito alle autorità a causa della sua adesione alla rivoluzione francese, vi rientrò durante le prime campagne di Napoleone, di cui era grande sostenitore.
Nel 1797 pubblicò infatti l’Ode a Bonaparte liberatore, pieno di speranza che l’Italia potesse essere liberata dai suoi oppressori, ma rimase profondamente deluso dal Trattato di Campoformio del…. Con cui Napoleone cedette Venezia agli austriaci. Cominciò così un lungo vagabondaggio, durante il quale si arruolò nell’esercito della Repubblica cisalpina e successivamente in quello del Regno italiaco, infine si recò in Francia.
Nel 1806 ,scrisse il carme “Dei Sepolcri” e una volta tornato in Italia, nel 1812 compose “Le Grazie” un poemetto che non concluse mai. Rientrò a Milano,ma dopo che gli Austriaci presero il possesso della città, egli rifiutò di prestare giuramento al nuovo regime e quindi fu esiliato. Si trasferì prima in Svizzera e poi in Inghilterra dove morì il 10 Settembre 1827,fu sepolto nel cimitero di Chiswick.
Essere esiliato,perdere la madre,poi il fratello e morire in terra straniera non sono stati abbastanza per non permettergli di vivere la sua vita.

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